Aromi del Vento
Aromi del Vento
Dove oggi sorge Pantelleria, centinaia di migliaia di anni fa, un’esplosione nel cuore del Mar Mediterraneo, fece emergere la sommità di un vulcano sottomarino.
Con violenza e con prepotenza inaudite, affiorò così dal mare, dalla lava e dal fuoco, quel lembo di terra che oggi è chiamata Pantelleria.
Al confine tra la Sicilia e l’Africa si erge solitario e incontaminato un luogo magico, dove gli uomini e la natura sono dominati da quattro elementi:
Un misto di Storia e Mitologia
Pantelleria nei millenni fu chiamata in moltissimi modi:
Aromi del Vento
Dove oggi sorge Pantelleria, centinaia di migliaia di anni fa, un’esplosione nel cuore del Mar Mediterraneo, fece emergere la sommità di un vulcano sottomarino.
Con violenza e con prepotenza inaudite, affiorò così dal mare, dalla lava e dal fuoco, quel lembo di terra che oggi è chiamata Pantelleria.
Al confine tra la Sicilia e l’Africa si erge solitario e incontaminato un luogo magico, dove gli uomini e la natura sono dominati da quattro elementi:
Un misto di Storia e Mitologia
Pantelleria nei millenni fu chiamata in moltissimi modi:
Ma l’isola fu abitata già in epoca neolitica, come testimoniano i resti del villaggio preistorico rinvenuti in località Mursia e la necropoli con gli oltre cinquanta Sesi.
Il più grande si chiama “Sese del Re” e sono dei monumenti funebri costruiti in pietra lavica aventi forma di cupola.
I diversi paesaggi si mescolano tra loro permettendo di passare dalle sue coste rocciose e frastagliate, infuocate dal sole, alla frescura di boschi e pinete.
Paesaggi mozzafiato, in cui una rete di sentieri ricavati dalle antiche mulattiere, un tempo autostrade per l’Asino Pantesco, attraversa il Parco Nazionale.
Ma l’isola fu abitata già in epoca neolitica, come testimoniano i resti del villaggio preistorico rinvenuti in località Mursia e la necropoli con gli oltre cinquanta Sesi.
Il più grande si chiama “Sese del Re” e sono dei monumenti funebri costruiti in pietra lavica aventi forma di cupola.
I diversi paesaggi si mescolano tra loro permettendo di passare dalle sue coste rocciose e frastagliate, infuocate dal sole, alla frescura di boschi e pinete.
Paesaggi mozzafiato, in cui una rete di sentieri ricavati dalle antiche mulattiere, un tempo autostrade per l’Asino Pantesco, attraversa il Parco Nazionale.
Le eruzioni vulcaniche ed i fenomeni di implosione determinarono i cosiddetti “collassi calderici”, consegnandoci un’isola ricca di montagne, valli e colline (Kuddie).
Molte di queste ancora oggi conservano l’aspetto di bocche vulcaniche; l’ultima eruzione risale al 1891 lungo il pendio nord-occidentale, nella parte sommersa.
L’isola di Pantelleria è estesa circa 84 Km2 e dista 70 Km dalla costa africana, spesso visibile ad occhio nudo, e 110 Km dalla costa siciliana.
Pur essendo una piccola isola, Pantelleria raggiunge la ragguardevole altezza di 836 mt. con la Montagna Grande dove sono presenti oltre 600 specie botaniche.
Seguono numerose altre vette, citandone qualcuna:
Pantelleria si caratterizza per le sue numerose colate laviche a picco sul mare, per le sue cale ed i suoi faraglioni.
Monumentali i 14.000 Km. di “muretti a secco” costruiti dai nostri antenati, allo scopo di spietrare i campi, contenerli, delimitarli, proteggerli dai venti ecc.
Da ammirare sono anche i “Giardini Panteschi“, costruzioni circolari in pietra a secco, con la funzione principale di proteggere un solo agrume dal vento.
Ma in questo modo è possibile anche sfruttare gli effetti microclimatici, che rendono il Giardino Pantesco un sistema autosufficiente dal punto di vista idrico.
I “Dammusi“, infine, ma non da meno, sono i classici fabbricati rurali costruiti con muri in pietra lavica, spessi anche 2 metri per assorbire le spinte delle cupole.
Si distinguono per le caratteristiche cupole bianche a volta e per gli ingressi ad arco. Atavico esempio di architettura bio-climatica.
Una delle caratteristiche del dammuso è che, essendo costruito con spesse mura, riesce ad avere un’ottima coibentazione, rimanendo caldo d’inverno e fresco d’estate.
La cupola ha molte funzioni, due di queste sono:
Le eruzioni vulcaniche ed i fenomeni di implosione determinarono i cosiddetti “collassi calderici”, consegnandoci un’isola ricca di montagne, valli e colline (Kuddie).
Molte di queste ancora oggi conservano l’aspetto di bocche vulcaniche; l’ultima eruzione risale al 1891 lungo il pendio nord-occidentale, nella parte sommersa.
L’isola di Pantelleria è estesa circa 84 Km2 e dista 70 Km dalla costa africana, spesso visibile ad occhio nudo, e 110 Km dalla costa siciliana.
Pur essendo una piccola isola, Pantelleria raggiunge la ragguardevole altezza di 836 mt. con la Montagna Grande dove sono presenti oltre 600 specie botaniche.
Seguono numerose altre vette, citandone qualcuna:
Pantelleria si caratterizza per le sue numerose colate laviche a picco sul mare, per le sue cale ed i suoi faraglioni.
Monumentali i 12.000 Km. di “muretti a secco” costruiti dai nostri antenati, allo scopo di spietrare i campi, contenerli, delimitarli, proteggerli dai venti ecc.
Da ammirare sono anche i “Giardini Panteschi“, costruzioni circolari in pietra a secco, con la funzione principale di proteggere un solo agrume dal vento.
Ma in questo modo è possibile anche sfruttare gli effetti microclimatici, che rendono il Giardino Pantesco un sistema autosufficiente dal punto di vista idrico.
I “Dammusi“, infine, ma non da meno, sono i classici fabbricati rurali costruiti con muri in pietra lavica, spessi anche 2 metri per assorbire le spinte delle cupole.
Si distinguono per le caratteristiche cupole bianche a volta e per gli ingressi ad arco. Atavico esempio di architettura bio-climatica.
Una delle caratteristiche del dammuso è che, essendo costruito con spesse mura, riesce ad avere un’ottima coibentazione, rimanendo caldo d’inverno e fresco d’estate.
La cupola ha molte funzioni, due di queste sono:
Qui i viaggiatori spaziano dall’archeologia alla natura ancestrale e selvaggia, dalle saune naturali al trekking, dalla mountain-bike ai bagni di fango del lago di Venere.
Molti sono anche interessati al birdwatching ed alle immersioni guidate, che offrono dei tour archeologici subacquei.
Molte sono le escursioni in giro per l’isola, ma il meglio lo si può godere nell’enogastronomia locale, dove numerose sono le specialità da gustare.
L’alto numero di specie endemiche, la fauna peculiare, i siti di importanza comunitaria e le zone di protezione speciale rendono l’isola di Pantelleria un “Unicum Paesistico“.
Pantelleria è una delle più grandi, nonché tra le più suggestive isole minori italiane.
Famosa per ospitare sul proprio territorio ben 2 Patrimoni UNESCO, Pantelleria può vantare un paesaggio particolarmente pittoresco.
Una comunità che ha saputo custodire un territorio ancora integro con eccezionali emergenze naturalistiche e geologiche.
Con queste parole Legambiente e Touring Club Italiano motivano l’assegnazione delle Cinque Vele al mare di Pantelleria, inserito, quindi, ne “Il mare più bello 2022“.
Qui i viaggiatori spaziano dall’archeologia alla natura ancestrale e selvaggia, dalle saune naturali al trekking, dalla mountain-bike ai bagni di fango del lago di Venere.
Molti sono anche interessati al birdwatching ed alle immersioni guidate, che offrono dei tour archeologici subacquei.
Molte sono le escursioni in giro per l’isola, ma il meglio lo si può godere nell’enogastronomia locale, dove numerose sono le specialità da gustare.
L’alto numero di specie endemiche, la fauna peculiare, i siti di importanza comunitaria e le zone di protezione speciale rendono l’isola di Pantelleria un “Unicum Paesistico“.
Pantelleria è una delle più grandi, nonché tra le più suggestive isole minori italiane.
Famosa per ospitare sul proprio territorio ben 2 Patrimoni UNESCO, Pantelleria può vantare un paesaggio particolarmente pittoresco.
Una comunità che ha saputo custodire un territorio ancora integro con eccezionali emergenze naturalistiche e geologiche.
Con queste parole Legambiente e Touring Club Italiano motivano l’assegnazione delle Cinque Vele al mare di Pantelleria, inserito, quindi, ne “Il mare più bello 2022“.
Pantelleria è una delle più grandi, nonché tra le più suggestive isole minori italiane.
Famosa per ospitare sul proprio territorio ben 2 Patrimoni UNESCO, Pantelleria può vantare un paesaggio particolarmente pittoresco.
Una comunità che ha saputo custodire un territorio ancora integro con eccezionali emergenze naturalistiche e geologiche.
Con queste parole Legambiente e Touring Club Italiano motivano l’assegnazione delle Cinque Vele al mare di Pantelleria, inserito, quindi, ne “Il mare più bello 2022“.